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Cos’è la gastroscopia?
L’esofago-gastro-duodenoscopia (EGDS) è una procedura diagnostica per lo studio del tratto digestivo superiore.Indicazioni
L’esofago-gastro-duodenoscopia (EGDS) è indicata in caso di dolore a livello della porzione superiore dell’addome, nausea, vomito deglutizione dolorosa o difficoltosa. E’ inoltre indicata in caso di anemia, per la ricerca di eventuali fonti di sanguinamento, o di malassorbimento. È più accurata degli esami radiologici nella diagnosi di disfunzioni, infiammazioni, ulcere o tumori del tratto digestivo superiore. Inoltre è possibile eseguire nel corso dell’esame in modo indolore il prelievo di tessuto per ottenere una diagnosi istologica sia per patologie maligne, ma anche per la definizione e la stadiazione di gastriti, per la ricerca dell’Helicobacter Pylori o per la diagnosi di malattie da malassorbimento, tra cui la celiachia.Come si svolge l’esame
Per l’esecuzione dell’esame è necessario un digiuno di almeno 8 ore per i cibi solidi e 4 ore per i liquidi.Con il paziente sul fianco sinistro, viene introdotta attraverso la bocca una sonda flessibile di calibro inferiore al centimetro che, senza causare alcuna difficoltà respiratoria, viene progressivamente e lentamente avanzata così da poter ispezionare rispettivamente orofaringe, esofago, stomaco e prime porzioni duodenali. L'esame ha una durata approssimativa di circa 10 minuti.
Al di là di un piccolo fastidio iniziale e della possibile comparsa di conati di vomito al passaggio dello strumento in orofaringe, l’esame non comporta particolari fastidi per il paziente. Successivamente è possibile avvertire una sensazione di distensione addominale causata dalla introduzione di aria attraverso lo strumento per ottenere la dilatazione dello stomaco necessaria ad una corretta visione.
Sedazione
Può essere praticata una sedazione somministrando per via endovenosa dei farmaci chiamati benzodiazepine che aiutano il paziente e rilassarsi e collaborare pur rimanendo vigile Le benzodiazepine hanno un effetto ansiolitico, cioè eliminano l'ansia. Con questi farmaci si resta coscienti, ma i riflessi sono alterati (sedazione cosciente).
Oltre alla sedazione cosciente, o in alternativa ad essa, si somministra uno spray anestetico locale che nella maggior parte dei casi è sufficiente ad attenuare l’iniziale disagio legato all’introduzione dello strumento. (sedazione locale().
Si può inoltre praticare anche una sedazione profonda che consiste nella somministrazione da parte dell’anestesista di un farmaco (Propofol-Diprivan®) che procura un sonno profondo tale da non far sentire alcun fastidio al paziente e consentire un rapido risveglio al termine dell’esame.
In caso di sedazione cosciente o profonda:
- il paziente al termine dell’esame dovrà rimanere in osservazione sino al completo recupero psico-fisico
- il paziente necessiterà di accompagnatore per l’impossibilità a poter guidare o usare macchinari per le 12 ore successive.
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