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Cos’è il Prolasso del Retto?

Il prolasso del retto (o rettale) è la protrusione del retto con tutti gli strati della sua parete al di fuori dell’ano (prolasso completo) o all’interno di sé stesso (intussuscezione retto-rettale o retto-anale). Il prolasso rettale è detto mucoso quando è a carico solo dello strato più interno della parete del retto.
Normalmente la condizione colpisce gli adulti oltre i 50 anni d’età, e statisticamente, le donne sono sei volte più a rischio di sviluppare il problema. Non sempre è necessario un intervento chirurgico, anche se la risoluzione definitiva del problema si ottiene chirurgicamente.

Prolasso del retto 1
Prolasso del retto 2
Prolasso multicompartimentale (POPS)

Sintomi e diagnosi

Può provocare:
  • incontinenza fecale
  • sanguinamento
  • perdite mucose
  • dolore.
    Necessita spesso di una riduzione manuale all’interno del retto dopo l’evacuazione o a volte anche dopo sforzi minori.
    L’intussuscezione rettale (o prolasso interno) può provocare stitichezza con necessità di spinte eccessive ed aiuto manuale per evacuare. Sintomo quasi sempre presente è il cosiddetto senso di incompleta evacuazione cioè il persistente desiderio di evacuare anche al termine della defecazione. È sufficiente la storia medica del paziente e un esame anorettale. Potrebbe essere chiesto ai pazienti di sedersi e simulare l’atto di defecazione. In altri casi, quando il prolasso potrebbe essere nascosto o interno o in previsione di un intervento chirurgico è necessario uno studio anatomico con un esame radiologico chiamato defecografia che recentemente viene eseguito con Risonanza Magnetica.
    Inoltre può essere necessario eseguire ulteriori esami come la manometria anorettale, per valutare il funzionamento dei muscoli dell’ano e del retto e la colonscopia per lo studio della mucosa che riveste l’intestino.
  • Trattamento

    Una dieta ricca di fibre e liquidi è fondamentale per migliorare la costipazione e la difficoltà evacuatoria, tuttavia tali rimedi non eliminano il prolasso che spesso necessita di un trattamento chirurgico. La chirurgia del prolasso generalmente si effettua per via transanale. Il trattamento transanale può avvenire mediante tecniche resettive quali la proctopessi, la S.T.A.R.R. (Stapled Trans Anal Rectal Resection) e la Trastarr che si avvalgono dell’utilizzo di suturatrici meccaniche o attraverso tecniche resettive più tradizionali come l’intervento di Delorme o nel prolasso completo esterno l’intervento di Altemeier o mediante tecniche sospensive quali la THD (Transanal Haemorroidal Dearterialisation) con proctopessi.

    Quanto è efficace il trattamento del prolasso del colon?

    La maggior parte dei pazienti non presenta problemi dopo il trattamento. Ci sono vari fattori ad influenzare il successo dell’operazione, tra cui lo stato dello sfintere anale prima dell’intervento, se il prolasso era interno o esterno, e le condizioni fisiche generali del paziente. Se i muscoli dello sfintere erano indeboliti, possono essere rinforzati. Ci vuole un anno per determinare l’impatto definitivo dell’operazione. Devono essere evitate costipazione e forzatura nella defecazione dopo l’operazione. Può essere utile associare anche una riabilitazione del pavimento pelvico per rinforzare la muscolatura pelvica.

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